giovedì 17 ottobre 2013

Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall' azione cattolica



  Mi sono sempre domandata perché Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, abbia scritto questa canzone. Io socia fervente di AC da quando avevo sei anni, ho sempre canticchiato il ritornello: in macchina con papà che aveva la musicassetta originale dell'album "Blués", ai campi di AC in stile coro da stadio come se volessimo scongiurare l'infausto destino... Alla fine ogni tanto la canticchio ancora e il destino in AC non è stato poi così Infausto!
Insomma stamattina ho deciso di documentarmi un po' sulla genesi di questa canzone spinta dalla curiosità di conoscere che male avesse fatto la mia Azione Cattolica al povero Adelmo! La risposta  l'ho trovata in un articolo scritto dal prof. Franco Pisano. "Nel 1987, al meeting di Comunione e Liberazione, Zucchero suonò questa canzone con un gruppo di musicisti vestiti da preti" (cf. Poggini Massimo, Zucchero, Targa Italiana, Milano 1989,e digilander.libero.it/pisanofranco/casozucchero.htm)".
Immaginate quanto sia stato divertente per lui cantare questa canzone davanti a tanti ciellini lasciandoli sgomenti? Penso che se lo rifacesse oggi ad un Convegno delle Presidenze di AC il primo ad alzarsi in piedi e a cantare sarebbe il caro Mons. Sigalini!
E così Mistero svelato! L'"azione cattolica" in questione non è la mia cara ed amata associazione nata nel 1867, che ha contribuito a fare gli Italiani e l'Italia e sul perché Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, abbia scritto questa canzone concludo supponendo che lo abbia fatto  per provocazione. Ma adesso rimango con un nuovo dilemma: perché mai i Ciellini nel 1987 hanno invitato Zucchero a cantare ad un loro meeting?
"Gloria nell'alto dei cieli, ma non c' ė pace quaggiù" (cit.)

martedì 15 ottobre 2013

La Sapienza 5 anni dopo!


La Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma è uno dei luoghi più importanti della mia vita e tornarci oggi, dopo 5 anni, è stato emozionante. Quella scalinata che profuma di storia, quelle aule ( Aula II non più occupata??!!) con ancora banchi degli anni '50, ritrovare tra i corridoi quei professori un po' invecchiati  che hanno saputo appassionarti e aprirti la mente... E rivedere tutto con occhi consapevoli: gli anni dell'università andrebbero vissuti da tutti, perché sono bellissimi, pieni di passione,  perché fanno crescere, ti danno la possibilità di fare i conti con i tuoi limiti e le tue potenzialità, ti segnano indelebilmente. Ho ripensato alle persone conosciute, alcune sono andate, altre sono rimaste  e una ha deciso che sarà per sempre!

lunedì 14 ottobre 2013

Effatà! Apriti!

"Effatà! Apriti!" (Mc 7, 31-37).  Eccomi qui a seguire il consiglio di una saggia amica che, da un po' di tempo ormai, mi suggerisce di scrivere un blog, pensa che potrei raccontare cose interessanti! Ho deciso di farlo oggi perché è un bel lunedì! Mi sono svegliata con lui accanto, ho ricevuto belle notizie, qualche soddisfazione personale,  un'amica mi ha detto che sono stata un raggio di luce inaspettato in una brutta giornata, ci sono belle promesse per il futuro e la giornata ancora non è finita! Per questo il titolo non poteva essere che "Effatà!" Aprirmi agli altri per raccontare emozioni, sentimenti, esperienze e attraverso il racconto magari essere d'aiuto, far riflettere o sorridere!